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domenica 8 dicembre 2013

Cipressina 2013


Cari amici scacchisti, ci eravamo salutati al termine del ventesimo Autunno Scacchistico Veneziano e spostandoci per contiguità temporale e geografica ci ritroviamo a Mestre, dove tra il 29 novembre e il primo dicembre, si è tenuta la seconda edizione del torneo della Cipressina, organizzato dal circolo scacchistico Capablanca di Mestre in collaborazione con l’associazione culturale “I Sette Nani”. Non chiedetemi di cosa si occupa l’associazione.
Il suo nome mi riporta a tanti anni fa, quando nell’età della spensieratezza e della fiducia in Babbo Natale, mi fecero recitare in Biancaneve e i sette nani e mi assegnarono la parte di Pisolo. Ancora mi domando come fece la suora-regista a capire che quello era il personaggio che meglio mi si addiceva!


Voi giustamente siete più interessati al torneo in questione che ai trascorsi infantili del sottoscritto e quindi rispettiamo immediatamente il dovere di cronaca. Ai due tornei in programma (torneo A > 1700; torneo B < 1800) hanno partecipato 59 giocatori. Gli stessi numeri dell’anno scorso. Quattro i partecipanti padovani: Stefano Viaggi, Marco Santagati, Gianni Daccico e il vostro corrispondente. La formula è quella dei cinque turni in un solo week end e come al solito, gli aspiranti ai posti d’onore devono premere subito sull’acceleratore. In tornei così brevi, una patta di troppo fa la differenza. Nelle prime scacchiere, la classifica dopo tre turni fa presagire una “Sunday bloody Sunday”. E così sarà. Al penultimo turno, il maestro Giulio Fregonese inchioda sulla patta l’IM Kenny Solomon in una partita durata più di cento mosse mentre in seconda scacchiera Xia vince contro Omeri. In terza c’è lo scontro tra il maestro genovese Dario Brun opposto ad Andrea Dappiano. I risultati delle prime tre scacchiere generano la partita decisiva che non ti aspetti. All’ultimo turno, in prima scacchiera si assiste a un inconsueto scontro tra italiani che ci arrivano a pari merito con tre punti e mezzo. Si affrontano i maestri Giulio Fregonese e Dario Brun e a vincere lo scontro decisivo è il secondo giocatore che si aggiudica il torneo terminando imbattuto con quattro punti e mezzo. Un risultato meritato benché, per scrupolo di cronaca, va detto che i sorteggi benevoli hanno risparmiato a Brun sia lo scontro con Xia sia con Solomon. Terminano al secondo e al terzo posto, il maestro Fide Xia Jie ed Enrico Gallo con quattro punti, e a tre punti e mezzo si classificano rispettivamente al quarto e al quinto posto, Fregonese e Solomon.


Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Durante la partecipazione al torneo, mi veniva in mente questa citazione cinematografica così felice da essere diventata un tormentone. A chi ci riferiamo evocando gli assenti? A due protagonisti in particolare. Quest’anno non ci sono gli onnipresenti giocatori slavi. L’unico straniero, ma ormai da tempo mestrino di adozione, è Kenny Solomon.  L’altro “grande” assente di cui si nota la mancanza è un mestrino doc. Riuscite a indovinare a chi mi riferisco? A chi se non all’estroso, vulcanico, simpatico personaggio scacchistico rispondente al nome e cognome di Carlo Solinas! Da tempo non lo vediamo in sala torneo con la stessa frequenza di un tempo. Latitante l’anno scorso e latitante oggi e la sua mancanza si nota. Dopo aver parlato di presenti e assenti, chiudiamo questo reportage proponendo per lo svago e la meditazione di grandi e piccini la partita decisiva.

Ultimo turno: la finale italiana:
Fregonese G. (2204) – Brun D. (2241)

1.e4 e6 2.d4 d5 3.e5 c5 4.c3 Nc6 5.Nf3 Qb6 6.a3 Nh6 7.b4 cxd4 8.cxd4 Nf5 9.Bb2 Be7 10.Be2 a5 11.b5 a4 12.O-O O-O 13.Bc3 Na5 14.Qxa4 Bd7 15.Nbd2 Nc6 16.Qb3 Ncxd4 17.Bxd4 Nxd4 18.Nxd4 Qxd4 19.Nf3 Qb6 20.a4 Rfc8 21.Rfc1 Bc5 22.Rf1 Ra5 23.Bd3 Qd8 24.Ra2 b6 25.Re2 Rca8 26.Qb1 Rxa4 27.Bxh7+ Kf8 28.Bd3 Rb4 29.Rb2 Raa4 30.h3 Qa8 31.Qc2 Rxb2 32.Qxb2 Ra2 33.Qc1 Qa3 34.Qd1 Qb4 35.Ng5 Qh4 36.Nh7+ Ke7 37.Qf3 Ra3 38.Qe2 Qf4 39.Kh1 Bd4 40.g3 Qxe5 41.Qc2 Bc5 42.Qb1 Qh5 43.Kg2 g6 44.Nf6 Kxf6 45.Rc1 Qe5 0-1

Dal vostro corrispondente è tutto. Alla prossima

Piperita Patty

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